Edifici nZEB (nearly Zero Energy Building) con consumo di energia quasi zero

Gli edifici "ad energia quasi zero" nZEB (nearly Zero Energy Building) sono immobili che semplicemente consumano pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione, illuminazione.

Troviamo la definizione di nZEB nella Direttiva Europea 31/2010/UE recepita dal D.Lgs. 192 del 2005, ma viene erroneamente associato ad altre definizioni come "case in classe A", "edifici passivi", "edifici ad alte prestazioni energetiche", etc. I parametri e le caratteristiche da dover rispettare sono definiti nel D.M. Requisiti Minimi 2015.

La normativa prevede che dal 2021 tutti i nuovi edifici dovranno essere costruiti nZEB, l'obbligo è anticipato al 2019 per gli edifici pubblici.

Definizione di nZEB

La Legge Nazionale definisce:

Edificio ad altissima prestazione energetica [...] Il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ.

Gli nZEB sono quindi edifici che permettono la riduzione dei consumi e dell’impatto nocivo sull’ambiente.

I consumi principali in un edificio

Chi progetta un edificio deve minimizzare l'incidenza ed il costo di questi consumi:

  • riscaldamento (in inverno)
  • raffrescamento (in estate)
  • produzione di acqua calda sanitaria
  • energia elettrica necessaria al funzionamento degli elettrodomestici e della illuminazione
  • ventilazione per ricambio d'aria

In media, considerando il patrimonio edilizio esistente, costruito per la maggior parte senza particolari tecniche di risparmio energetico, il consumo per riscaldamento e acqua calda varia attualmente tra i 200 ed i 400 kWh/mq anno.

Gli edifici nZEB dovrebbero raggiungere un livello molto più basso arrivando anche a 30 kWh/mq anno.

Quali sono le caratteristiche che permettono ad un edificio di raggiungere il livello nZEB

Un edificio nZEB deve essere molto ben isolato, utilizzare al meglio gli apporti solari, minimizzare l'uso degli impianti meccanici e sfruttare la produzione da fonti rinnovabili.

Le tecnologie e le competenze progettuali per progettare e costruire edifici "ad energia quasi zero" sono ormai chiare. Le elenco sinteticamente:

  1. Vanno seguiti i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica con un approccio integrato tra la componente architettonica ed ingegneristica. Vanno utilizzati per la progettazione energetica i software di simulazione dinamica
  2. L'edificio deve essere compatto e orientato in modo da ottimizzare l'influenza del Sole
  3. L'involucro (pareti, solai ed infissi) deve essere molto isolato ed ombreggiato per evitare rispettivamente dispersioni di calore e surriscaldamento
  4. Gli impianti devono funzionare a bassa temperatura (caldaie a condensazione e pompe di calore)
  5. Vanno installati impianti di produzione di energia a fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare termico)
  6. I consumi energetici vanno monitorati costantemente

La gestione di un edificio nZEB

L’amministrazione condominiale di edifici ad alta efficienza energetica richiede particolari competenze tecniche e gestionali. Anche il più esperto degli amministratori sarà chiamato ad aggiornarsi.

Gli edifici NZEB sono infatti progettati per garantire il massimo confort con il minimo dei consumi. Tuttavia, un approccio sbagliato o un uso irresponsabile possono vanificare ogni sforzo. I condòmini vanno informati e seguiti. Non è raro trovarsi con singoli condòmini convinti di non spendere nulla che sprecano l’energia prodotta dall’impianto vanificando gli sforzi della comunità.

Sarà compito dell'amministratore di condominio avvalersi di sistemi di monitoraggio e contabilizzazione che leggono i consumi costantemente durante il giorno, in modo tale da premiare chi utilizza l'impianto in maniera più virtuosa.

Il fotovoltaico infatti viene sfruttato maggiormente di giorno perché l'elettricità proveniente dal Sole è resa disponibile e va consumata nello stesso momento in cui è prodotta dai pannelli. Quindi utilizzare gli elettrodomestici (come la lavatrice), fare la doccia o accendere il raffrescamento di giorno ha un impatto sulla bolletta molto inferiore che nelle ore notturne.

Inoltre, in questo contesto, l'amministratore ha il compito di garantire la manutenzione degli impianti a fonte rinnovabile e di gestire i rapporti con l'ente che fornisce l'energia elettrica.

Un unico impianto, centralizzato e alimentato da energia elettrica, ben gestito e amministrato, permette vantaggi e risparmi per tutti.

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Edifici nZEB in Italia

Nel 2019 l’Enea ha pubblicato l’Osservatorio degli edifici a energia quasi zero (nZEB), relativo al biennio 2016-2018, avviando un’indagine sistematica sulla diffusione degli nZEB in Italia.
Così come riportato dall’Osservatorio, l’evidenza è che il numero degli nZEB sta aumentando rapidamente, non solo dove è stato introdotto l’obbligo.

All’estate 2018 ammonta a circa 1400 il numero degli edifici nZEB in Italia, per lo più nuove costruzioni (90%) a uso residenziale (85%).
Per quanto attiene le tecnologie usate, i risultati confermano quanto osservato anche in recenti analisi su un campione di nZEB in Europa: queste sembrano prescindere dalla zona climatica, sia a livello di impianti sia di soluzioni di involucro.

Le pompe di calore elettriche sono la tecnologia impiantistica più diffusa per la possibilità di coprire più servizi energetici e, se abbinate al solare fotovoltaico, di incrementare la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Più varie le soluzioni di involucro che convergono, tuttavia, verso valori di trasmittanza simili in diverse zone climatiche. I casi nZEB analizzati in dettaglio presentano un indice di prestazione energetica globale medio (EPgl) di 75 kWh/m2.

Tra le buone pratiche nZEB presenti nell’Osservatorio dell’ENEA, è presente anche la scheda di un nostro intervento, costruito a Roma in zona Borghesiana. Il suo EPgl medio è di 15 kWh/m2. Guarda il nostro edificio nZEB a Roma.

ultimo aggiornamento 30/04/2020

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Demolizione e ricostruzione con ampliamento tramite Piano Casa di un edificio residenziale a Roma. Progetto impiantistico ed energetico. Prestazioni elevate, consumo "quasi zero", classe energetica A4. Attualmente da noi gestito ed amministrato come Eco-Condominio